giovedì 22 novembre 2007

PULIZIA A OSSIGENO - Le fasi di lavaggio


PRELAVAGGIO

Le tecniche per il prelavaggio dei componenti sono simili alle tecniche standard utilizzate nelle normali procedure di manutenzione effettuate dai centri specializzati in attrezzature subacquee. Tutti i componenti vengono smontati e sottoposti a bagni acidi, alcalini o detergenti per rimuovere tutte le impurità superficiali. Componenti di una certa dimensione, come parti di compressori o booster possono essere trattati con uno o più cicli di una comune lavastoviglie. Riuscire a rimuovere con successo tutti gli elementi contaminanti è più importante del particolare metodo di prelavaggio utilizzato.

LAVAGGIO INTERMEDIO

La fase successiva di lavaggio intermedio viene a volte omessa o combinata con la fase finale di lavaggio e assemblaggio, in funzione del grado di pulizia richiesto e del grado di efficacia raggiunto nella fase di prelavaggio. Mentre i bagni acidi e alcalini hanno la funzione di eliminare varie impurità tra le quali anche alcuni grassi e olii, questa fase ha come scopo primario quello di sgrassare completamente i componenti. Le procedure utilizzate includono il lavare, strofinare e asciugare usando bagni solventi e detergenti, cotton fiock o carta assorbente. Sistema eccellente per questi propositi è quello di utilizzare una macchina per il lavaggio a ultrasuoni. Durante tutta l'operazione di lavaggio va posta attenzione anche all'esaurimento o contaminazione del prodotto utilizzato per la pulizia,sostituendolo con dell'altro nuovo, se necessario. Tutti i fluidi di pulizia vanno accuratamente rimossi con lavaggio e i componenti vanno quindi asciugati. La pulizia, l'ispezione e l'assemblaggio finali hanno lo scopo di rimuovere ogni residuo di olii, grassi, peli, particelle di ossido, granelli di sporco e altri elementi contaminanti. I componenti vanno ispezionati accuratamente per controllare il livello di pulizia e quindi protetti da ricontaminazione prima e durante il riassemblaggio. Le tecniche di ispezione prevedono principalmente l'osservazione del componente sotto una forte luce bianca. Particelle non visibili a occhio nudo sono generalmente accettabili. La quantità e la dimensione delle particelle tollerate per unità di superficie sono specificate in molti standard militari e commerciali. In questa fase gli sforzi devono essere volti al non avere particelle visibili a occhio nudo. Questo non è un livello di pulizia particolarmente difficile da ottenere, dato che generalmente i componenti sono piccoli ed accessibili. E’ possibile anche asciugare i componenti tramite degli strofinacci bianchi che non lascino peli, che possono poi essere osservati per verificare l'eventuale presenza di tracce di contaminanti. Questa tecnica è particolarmente utile nel caso si debbano controllare parti non visibili. Un ulteriore test può essere effettuato tramite l'uso di una luce "nera" o di Wood. Olii, grassi, peli e molte altre impurità, diventano fluorescenti quando esposti alla luce ultravioletta e quindi rapidamente individuati. Proteggere efficacemente i componenti puliti da ricontaminazione è importante per non rendere vani gli sforzi e il tempo speso per effettuare la pulizia. Tutto ciò che non va immediatamente rimontato può essere sistemato all'interno di bustine di plastica. Fruste e altri tubi di connessione che presentino delle aperture, possono essere tappati o protetti tramite l'apposizione della solita bustina di plastica avvolta e nastrata intorno alle aperture. E' anche ovvio che tutte le operazioni di riassemblaggio devono essere condotte in un luogo pulito; se non preesistente, va creato un ambiente dedicato con un ragionevole livello di pulizia e assenza di particelle sospese che possano contaminare i materiali.

La preparazione per servizio a ossigeno di bombole, valvole, erogatori fruste, tubi e altri tipi di connessioni e componenti per gas, è un'attività che può essere svolta all'interno della maggior parte dei centri di assistenza per le attrezzature subacquee. Vanno seguite le procedure e le raccomandazioni esposte in questo manuale e stabilite da ASTM, CGA e dalle ditte che producono equipaggiamenti.
Questo manuale riporta alcuni metodi per la pulizia degli equipaggiamenti subacquei. Non vengono invece descritte le procedure per la pulizia dei componenti dei compressori e dei booster perché richiedono un livello di pulizia molto elevato che probabilmente non sarebbe ottenibile dalla maggior parte dei centri subacquei. Comprimere ossigeno comporta dei rischi aggiuntivi oltre ad un aumento dei rischi generali; questo tipo di pulizia non andrebbe tentata senza le opportune conoscenze e tecniche.
MANUTENZIONE

Perché un sistema preparato per ossigeno mantenga caratteristiche di sicurezza durante la sua vita operativa, è necessario che sia mantenuto in modo tale che non si verifichi la presenza di contaminanti. Le speciali precauzioni comprendono la protezione del sistema dalla polvere e da altri contaminanti quando non viene utilizzato, evitandone la contaminazione con gas non compatibili, ispezionandolo e ripulendolo periodicamente con i prodotti specifici. Le bombole, le rubinetterie, gli erogatori devono essere sufficientemente protetti dalla polvere e dall'umidità quando non sono in uso. Le vie di entrata ed uscita di gas dei sistemi dovrebbero venir protette da tappi, cappucci appositi involucri antipolvere o buste di nylon. Prima di caricare una bombola bisognerebbe far fuoriuscire una piccola quantità di gas residuo che espella qualsiasi particella di polvere o umidità fosse presente nell'orifizio della rubinetteria. L'ambiente in cui l'equipaggiamento viene utilizzato o riposto dovrebbe essere ragionevolmente pulito e libero da materiali che potrebbero essere pericolosi se esposti all'ossigeno, quali grassi o carburanti. Queste precauzioni diminuiscono sia il rischio di contaminazione del sistema che la frequenza e la difficoltà dei successivi procedimenti di pulizia. I sistemi devono inoltre essere dedicati esclusivamente all'impiego con ossigeno e con miscele ossigeno-compatibili. Se un erogatore o una bombola per ossigeno vengono impiegati con normale aria compressa da respirazione, minuscole quantità di olio del compressore si possono accumulare rendendo l'equipaggiamento non più compatibile per l'impiego con ossigeno. Bisognerebbe evitare di utilizzare sistemi alternativamente per ossigeno ed aria.Un periodico disassemblaggio, ispezione e ripulizia dell'equipaggiamento va considerato obbligatorio. La revisione annuale di bombole ed erogatori, che è uno standard nell'industria della subacquea, costituisce la migliore opportunità per ispezionare e ripulire bombole rubinetterie ed erogatori. Questa frequenza è con tutta probabilità sufficiente se le misure preventive descritte in precedenza vengono osservate. Molti subacquei tecnici preferiscono tuttavia ispezionare ed effettuare la pulizia del loro equipaggiamenti ogni sei o anche ogni tre mesi se l'equipaggiamento è utilizzato frequentemente. Ovviamente, l'equipaggiamento deve essere ispezionato e pulito anche ogni qualvolta ci sia ragione di credere che vi sia stata contaminazione. Le procedure necessarie alla manutenzione sono facilmente eseguibili; la prevenzione della contaminazione e probabilmente la più importante attività di manutenzione, in quanto diminuisce il rischio associato con l'utilizzo di ossigeno e la difficoltà del nuovo procedimento di pulizia quando questo verrà effettuato. L'ispezione periodica e la revisione dell'equipaggiamento da immersione sono già uno standard nella subacquea sportiva, e forniscono un'eccellente opportunità per la valutazione dello stato di pulizia delle componenti del sistema.

Un grasso O2 compatibile in commercio.

Dopo questa introduzione sulle tecniche di lavaggio vedremo nello specifico la bonifica di:

  • Bombole
  • Rubinetterie
  • Erogatori

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