lunedì 7 aprile 2008

APOLOGIA dell'immersione profonda in aria

Bersagliata ed ettichettata da tutti come la summa infamia, l'immersione profonda in aria, continua ad avere un'importanza fondamentale nel subacqueo profondista, pronendosi metaforicamente ocme "corso Open Water" di subacquea tecnica...
Premetto che sarò di parte, nettamente a favore del Deep Air.Oggi, nel bene e nel male, la subacquea tecnica in Italia ha avuto un boom senza precedenti: reperibilità di miscele binarie e ternarie pressochè ovunque, attrezzature tecniche che ormai si trovano anche al supermercato, manuali e know-how da ogni parte e soprattutto una ventata di "aria" nuova (scusate il gioco di parole), per un mercato, quello ricreativo, che ormai languiva. Eccola la manna dal cielo, finalmente anche in Italia. Basta una parola a descriverla: TRIMIX. Come tutto ciò che è progresso, anche questa innovazione (e chiariamo: innovazione per noi, perchè oltreoceano si usa almeno da fine anni ottanta a livello amatoriale, e da più di mezzo secolo a livello militare e commerciale). Con l'avvento di questa miscela ovviamente sono arrivati anche i corsi. Inutile fare nomi, le didattiche le conosciamo, ma se da un lato troviamo i "pionieri" delle miscele (PSA, PTA-CMAS, CMAS, TDI, IANTD, GUE, et.al.) che possiamo definire didattiche tecniche "Pure", perchè votate alla preparazione tecnica, oggi invece troviamo anche le didattiche ricreative che si son lanciate nel mercato tecnico. Purtroppo senza un'esperienza diretta nel settore, ma prendendo qua e là...uno standard da uno, una configurazione da un altro...e così ci offrono manuali belli, patinati...e pericolosi...perchè a mio parere pubblicizzare UN CORSO TRIMIX (ancorchè normossico) facendolo apparire facile facile come un corso Open Water E' ESTREMAMENTE RISCHIOSO. Subacquei che ancora non hanno l'assetto, che pallonano, perchè un istruttore lungimirante gli ha venduto otto corsi in uno e adesso gli vende anche il nono...come possono affrontare un corso trimix????????Parliamoci chiaro il trimix, nonostante tutto quel che si dice, non è una barzelletta o una misciela con cui scherzare. CI VUOLE PRECISIONE nel suo utilizzo.E assieme a grandi vantaggi porta con sè , come tutte le cose, il rovescio della medaglia...dai...non diciamo che è perfetto!!!!E arrivo al punto..... un corso come il Technical Deep Air, PTA in questo caso, ma anche di altre didattiche, sia chiaro, è quanto di meglio si possa chiedere per prepararsi all'utilizzo delle miscele ternarie. E' un corso altamente formativo, costruito e studiato per raggiungere obiettivi precisi pur rimanendo, nonostante le quote, entro limiti di sicurezza accettabili.L'obiettivo del corso? E se invece che essere quello di "fare gli sboroni" sparandosi giù a -60 in aria fosse quello di darci la "forma mentis" del profondista? Quello di farci ragionare in maniera ocmpletamente diversa dal sub ricreativo? Di insegnarci ad avere il controllo, minuto per minuto, dell'immersione? Questi sono gli obiettivi del Deep Air: imparare ad operare in situazioni limite (forte narcosi, elevate ppO2, carico di stress elevato, multiple tasks da completare) per poi essere perfettamente a nostro agio in condizioni "medie"...ad esempio -60 in Trimix... E se invece che fermarvi a giudicare il corso Deep Air guardaste anche il Technical trimix...sorpresa...è più o meno la stessa cosa, ma fatta in miscela invece che in aria. Dunque un corso di formazione, ecco cos'è secondo me. Ma è difficile capirlo se non si prova. E vi garantisco che l'immersione a -60 è paradossalmente molto più sicura di quella ricreativa (...adesso m'ammazzate!!!), quantomeno perchè prima di toccare l'acqua c'è (o ci dovrebbe essere) una pianificazione a tavolino che può durare anche giorni e che prende in considerazione tutte le possibilità, gli incidenti e le emergenze, e ne trova la soluzione PRIMA di andare in acqua.....esiste qualcosa di ismile nel ricreativo? neanche lontanamente.......concludendo, e citando il sito PTA "è il Corso più importante, il più formativo di tutti."

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